Abbigliamento da neve: consigli su come affrontare al meglio la settimana bianca

Lo sci è uno sport che richiede un abbigliamento idoneo, specifico e altamente tecnico.
Come già abbiamo visto nel blog per prepararsi all’inverno, è essenziale adoperare un intimo termico e tecnico che tenga asciutta la pelle, garantendo calore.

Quando ci si cimenta in questo sport, l’abbigliamento deve rispondere a importanti criteri. Prima di tutto deve tenere al caldo e deve essere impermeabile, garantendo allo stesso tempo traspirabilità.

Dovendo fare sport e quindi muoversi, è indispensabile che esso dia il giusto comfort. È proprio in virtù di comfort e praticità, che sono state abbandonate le tute tutte intere che hanno popolato le piste negli anni ‘80.

È ottimale avere due pezzi divisi (giacca+pantalone), così che in caso di necessità si possa cambiare un solo capo. I criteri vanno regolati in base al tipo di attività che si andrà a praticare: nel caso di sci di fondo o di alpinismo, in cui è richiesto un certo sforzo, è essenziale che si massimizzi la traspirabilità.

GIACCA: la giacca tiene al caldo grazie alla sua imbottitura:

  • Imbottitura in piuma d’oca o d’anatra: la migliore opzione quando si cerca isolamento termico. È capace di assorbire l’umidità del corpo e di portarla verso l’esterno e allo stesso tempo di creare uno scudo termoregolatore che protegge dai fattori ambientali;
  • Imbottitura in piuma sintetica: fibra che imita la piuma naturale; ideale in situazioni di alta umidità e se fai attività fisica intensa, perché è altamente traspirante pur mantenendo il calore. Costa meno rispetto all’imbottitura in piuma vera ma ha un peso maggiore.
  • Imbottitura in tessuto sintetico: è la soluzione più economica, ma non assicura lo stesso grado di protezione termica delle precedenti. Per sapere quanto davvero isolerà dal freddo, bisogna guardare alla densità delle fibre che la compongono: 100 g/m2 è il valore medio, mentre a 120 g/m2 avrai una giacca da sci molto calda.

La giacca deve inoltre garantire impermeabilità. Per coniare le varie funzioni, si può optare anche per una giacca a strati, attaccando quelli necessari in base alla funzionalità richiesta. Ci sono poi alcuni elementi della giacca a cui far attenzione per avere più o meno comfort. La giacca da sci è già pensata per essere indossata sopra agli altri indumenti che aiutano a proteggere dal freddo e quindi la taglia giusta è quella che porti di solito. Quando la provi è bene farlo indossando un pile o un maglione pesante o comunque gli strati che generalmente usi quando fai sport.

SOTTO LA GIACCA: per decidere cosa mettere sotto la giacca, consigliamo di seguire la regola dei 3 strati:

  1. Primo strato: a contatto con la pelle, facciamo riferimento all’intimo tecnico e termico di cui abbiamo già parlato;
  2. Secondo strato: detto “sottotuta”, ha l’obiettivo di mantenere il caldo bloccando l’ingresso dell’aria; se il freddo non è eccessivo si può optare per un pile, mentre se le temperature sono molto basse vi consigliamo un piumino tecnico sottile;
  3. Terzo strato: il più esterno, quindi la classica giacca di cui abbiamo abbondantemente parlato sopra.

PANTALONI: devono rispondere degli stessi criteri visti con la giacca, ossia impermeabilità, traspirabilità e comfort. Se il freddo è rigido, si può optare per una calzamaglia tecnica da mettere sotto il pantalone; per tenere al caldo l’addome e non far muovere maglia-parte superiore, esistono pantaloni dotati di pettorina. È essenziale che il pantalone non limiti in alcun caso le movenze; quindi, è bene provare i movimenti che poi si andranno a fare quando li si prova. Anche la lunghezza dei pantaloni è essenziale, consigliamo che essi arrivino a coprire le prime due fibbie degli scarponi (partendo dall’alto).

GUANTI: i guanti sono essenziali per mantenere il calore delle mani, ma allo stesso tempo devono garantire la giusta manualità e mobilità. Ce ne sono molti tipi in commercio:

  • guanto classico: ogni dito ha la propria protezione e questo garantisce una mobilità ottimale per la mano e le dita individualmente;
  • muffole: lo spazio unico condiviso da tutte le dita fa sì che il calore di ciascuna si propaghi; dunque, sono il prodotto eccellente per chi ha mani sensibili o per uscite a bassissime temperature. Esse limitano la mobilità, ma sono pratiche da sfilare e rimettere velocemente; le consigliamo in particolare per lo snowboarding in cui non c’è attrezzatura che vada tenuta.
  • guanti a tre dita: sono la via di mezzo che conia il calore delle muffole con la praticità del guanto classico.

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